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Una nuova micro-impresa solidale "Mani d'Africa" nei sobborghi di Kampala (Uganda)
24
Set
2015

Una nuova micro-impresa solidale "Mani d'Africa" nei sobborghi di Kampala (Uganda)

Jane una giovane donna ugandese, la sua storia è molto triste. E' sola e vive in uno dei molti slum nella periferia di Kampala, in Uganda.

 

Vivere nelle periferie di una grande metropoli africana può essere molto difficile, ancora di più se si è soli. L'occupazione femminile in molti paesi africani è ancora vista con diffidenza. Prevale un idea arcaica della donna che la vede madre di famiglia e moglie, già in giovane età. 

 

Senza un aiuto, per molte ragazze sole, trovare un'occupazione è  un'impresa impossibile. 

 

Lo scorso mese i volontari di KOPE Onlus hanno incontrato Jane e deciso di aiutarla fornendole il necessario per l'avvio di un piccola attività di sartoria : una macchina a da cucire e materiale vario.

 

Sono bastate poche settimane! Grazie al suo nuovo lavoro, Jane ha potuto ricavare il necessario per affittare un piccolo locale per trasformarlo in mini-negozio (foto) dove può anche passare la notte. Ora le sue condizioni stanno migliorando e anche Jane può guardare al futuro con una speranza diversa. 

 

L'iniziativa "Mani d'Africa" consiste nell'acquisto di macchine da cucire ed altri strumenti necessari allo svolgimento di attività di sartoria. I beneficiari sono donne in difficoltà, con esperienze anche minime di taglio e cucito, ma che non hanno a disposizione gli strumenti per metterle in pratica.

PER AIUTARE CONCRETAMENTE BASTA DAVVERO POCO!

E' sufficiente un piccolo contributo economico per consentire a queste donne di emergere dalla povertà estrema. Un piccolo contributo per intraprendere un'attività artigianale, che può costituire una fonte di guadagno sufficiente al proprio sostentamento e quindi di un'intera famiglia.

 

Scopri come contribuire per avviare una nuova micro-impresa!

Responsabile

Marco Piazza

Sono vice-presidente di Kope Onlus. Durante questi anni di lavoro "sul campo" in Africa, ho capito che, per "aiutare veramente" è indispensabile superare la burocrazia e gli sprechi delle grosse organizzazioni no profit.  Queste ultime, molto spesso, impongono iniziative studiate su tavolini europei e legate a necessità di "marketing", lontane dalle reali necessi delle persone. L'Africa è ricca di inutili vestiti e giocattoli europei usati, pozzi idrici abbandonati per scarsa manutenzione e indisponibilità di ricambi per non parlare di terreni sminati a metà per il sopravvenire di nuove emergenze.

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