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Una nuova sartoria "Mani d'Africa" nel nord dell'Uganda
10
Mag
2016

Una nuova sartoria "Mani d'Africa" nel nord dell'Uganda

Nia è una donna ugandese, vive sola con tre figli, in villaggio nel nord dell'Uganda. Nia non può a mandare i figli a scuola in quanto non riesce a raccogliere i soldi necessari al pagamento delle  rette scolastiche. La sua giornata trascorre alla ricerca di piccoli lavoretti di fatica per raccogliere il necessario per un pasto quotidiano, per i propri figli.

Eppure Nia è una sarta! Non può fare il proprio lavoro in quanto l'acquisto di macchina da cucire è un impegno economico non affrontabile dalla stragrande maggioranza delle donne ugandesi.

 

Nei giorni scorsi, i volontari di KOPE Onlus hanno incontrato Nia e deciso di aiutarla fornendole il necessario per l'avvio di un piccola attività di sartoria : una macchina a da cucire e materiale vario. 

Nia ora può dedicarsi al suo lavoro e con il ricavato garantire la frequenza scolastica ad almeno uno dei suoi figli e migliori condizioni di vita per l'intera famiglia. 

L'iniziativa "Mani d'Africa" consiste nell'acquisto di macchine da cucire ed altri strumenti necessari allo svolgimento di attività di sartoria. I beneficiari sono donne in difficoltà, con esperienze anche minime di taglio e cucito, ma che non hanno a disposizione gli strumenti per metterle in pratica.

PER AIUTARE CONCRETAMENTE BASTA DAVVERO POCO!

E' sufficiente un piccolo contributo economico per consentire a queste donne di emergere dalla povertà estrema. Un piccolo contributo per intraprendere un'attività artigianale, che può costituire una fonte di guadagno sufficiente al proprio sostentamento e quindi di un'intera famiglia.

Scopri come contribuire per avviare una nuova micro-impresa!

Responsabile

Marco Piazza

Sono vice-presidente di Kope Onlus. Durante questi anni di lavoro "sul campo" in Africa, ho capito che, per "aiutare veramente" è indispensabile superare la burocrazia e gli sprechi delle grosse organizzazioni no profit.  Queste ultime, molto spesso, impongono iniziative studiate su tavolini europei e legate a necessità di "marketing", lontane dalle reali necessi delle persone. L'Africa è ricca di inutili vestiti e giocattoli europei usati, pozzi idrici abbandonati per scarsa manutenzione e indisponibilità di ricambi per non parlare di terreni sminati a metà per il sopravvenire di nuove emergenze.

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