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Due nuove micro-imprese solidali "Mani d'Africa" a Gulu (nord Uganda)
21
Mag
2014

Due nuove micro-imprese solidali "Mani d'Africa" a Gulu (nord Uganda)

Grazie ai nostri sostenitori sono state avviate due nuove micro-imprese solidali in un villaggio nei pressi Gulu, nel nord dell'Uganda. Beneficiarie sono due donne ugandesi con una vita difficile alle spalle ma con tanto coraggio e intrapredenza.

 

Jane ha circa 40 anni. Diversamente da molte sue coetanee ha un marito, che lavora saltuariamente nei campi, come contadino. Purtroppo Jane è  gravemente ammalata, le medicine per la cura sono molto costose. Un miraggio per chi è, come lei, è senza un reddito.

 

Atira ha 30 anni ed è madre di 4 bambini. Il marito dopo il quarto figlio è scomparso, lasciandola sola. Atira è una giovane donna che non si "tira mai indietro". E' stata costretta ad abbandonare la scuola di sartoria che stava frequentando, il costo è troppo alto!

 

KOPE Onlus ha incontrato Jane e Atira, abbiamo spiegato loro che avremmo potuto aiutarle con la fornitura di due nuove macchine da cucire.

 

Inizialmente incredule, sono state colte dall'entusiasmo appena ricevute le due macchine da cucire nuove di fabbrica. La loro felicità è stata enorme e l'emozione ha preso il sopravvento, ci siamo commossi tutti!

 

Ora Jane e Atira, grazie al progetto "Mani d'Africa" di Kope ONLUS, possono meglio provvedere a loro stesse e alle loro famiglie!

 

 

L'iniziativa "Mani d'Africa" consiste nell'acquisto di macchine da cucire ed altri strumenti necessari allo svolgimento di attività di sartoria. I beneficiari sono persone, in genere donne in difficoltà, con esperienze anche minime di taglio e cucito, ma che non hanno a disposizione gli strumenti per metterle in pratica.

Scopri come contribuire per avviare una nuova micro-impresa!

Responsabile

Marco Piazza

Sono vice-presidente di Kope Onlus. Lavorando in Africa, sul campo e non dietro una scrivania, ho imparato una lezione fondamentale: aiutare davvero significa ascoltare, adattarsi e agire con rispetto, non imporre soluzioni preconfezionate. Troppe grandi organizzazioni no profit si perdono in burocrazia, sprechi e progetti pensati a migliaia di chilometri di distanza — nei palazzi, non nei villaggi. Portano avanti iniziative dettate più da esigenze di marketing che da bisogni reali.

Il risultato? L’Africa è piena di vestiti usati che nessuno indossa, giocattoli rotti, pozzi abbandonati per mancanza di manutenzione o pezzi di ricambio, terreni sminati a metà perché è arrivata l’emergenza successiva.

Con KOPE vogliamo fare il contrario. Essere presenti. Osservare. Capire. E soprattutto agire con dignità, non con carità. Perché le persone che aiutiamo non hanno bisogno di pietà: hanno bisogno di strumenti per camminare con le proprie gambe.

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