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Una nuova sartoria solidale nel villaggio di Ireda in nord Uganda
23
Ago
2017

Una nuova sartoria solidale nel villaggio di Ireda in nord Uganda

Precious è una giovane donna ugandese del villaggio di Ireda nel nord dell'Uganda. Ha una bambina piccola e vive con il marito e il fratello in una povera stanza in affitto. Precious sa cucire ma non ha alcun mezzo per acquistare una macchina da cucire.

 

Il marito di Precious lavora saltuariamente e non sono rari i giorni nei quali l'unico pasto per la famiglia è una tazza di tè.

 

Eppure Precious  è una sarta professionista! Non può fare il proprio lavoro in quanto l'acquisto di una macchina da cucire è un impegno economico non affrontabile dalla stragrande maggioranza delle donne ugandesi.

 

Nei giorni scorsi, i volontari di KOPE Onlus hanno incontrato Precious per consegnarle  il necessario per l'avvio di una piccola attività di sartoria : una macchina a da cucire e materiale vario. 

 

Preciuous ora può dedicarsi al proprio lavoro e con il ricavato migliorare le condizioni di vita dell'intera famiglia.

 

L'iniziativa "Mani d'Africa" consiste nell'acquisto di macchine da cucire ed altri strumenti necessari allo svolgimento di attività di sartoria. I beneficiari sono donne in difficoltà, con esperienze anche minime di taglio e cucito, ma che non hanno a disposizione gli strumenti per metterle in pratica.

PER AIUTARE CONCRETAMENTE BASTA DAVVERO POCO!

E' sufficiente un piccolo contributo economico per consentire a queste donne di emergere dalla povertà estrema. Un piccolo contributo per intraprendere un'attività artigianale, che può costituire una fonte di guadagno sufficiente al proprio sostentamento e quindi di un'intera famiglia.

Scopri come contribuire per avviare una nuova sartoria!

Responsabile

Marco Piazza

Sono vice-presidente di Kope Onlus. Durante questi anni di lavoro "sul campo" in Africa, ho capito che, per "aiutare veramente" è indispensabile superare la burocrazia e gli sprechi delle grosse organizzazioni no profit.  Queste ultime, molto spesso, impongono iniziative studiate su tavolini europei e legate a necessità di "marketing", lontane dalle reali necessi delle persone. L'Africa è ricca di inutili vestiti e giocattoli europei usati, pozzi idrici abbandonati per scarsa manutenzione e indisponibilità di ricambi per non parlare di terreni sminati a metà per il sopravvenire di nuove emergenze.

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